Bilinguismo, che cos’è e come influenza il cervello umano

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Bilinguismo: che cos’è e come influenza il nostro cervello

Il bilinguismo è una delle caratteristiche umane più affascinanti. Secondo le statistiche delle Nazioni Unite del 2021, ci sono circa 3,3 miliardi di persone bilingue nel mondo, pari al 43% della popolazione mondiale.

In questo articolo esamineremo cosa significa essere bilingue, l’effetto che l’età ha sull’acquisizione del linguaggio e i benefici che l’apprendimento di un’altra lingua può avere sul nostro cervello.

Bilinguismo: quando si può dire di essere bilingue?

I dizionari definiscono il bilinguismo come la capacità di parlare due o più lingue con competenza. Ciò può accadere in modi diversi, tra cui:

Quando si può dire di essere bilingue? La risposta non è semplice poiché i ricercatori del linguaggio valutano il bilinguismo su una scala. I diversi gradi di bilinguismo dipendono dall’ambiente in cui vive una persona, dall’età in cui ha iniziato a imparare una lingua e dal suo livello di competenza. 

Quindi, la domanda giusta sarebbe: quanto si può essere bilingue?

Più una persona è competente in una seconda lingua e più la utilizza nella propria vita quotidiana, più quella persona è definibile come bilingue.

Bilinguismo: come diventare bilingue senza lasciare il tuo paese d’origine

In risposta alla crescente multiculturalità del mondo degli affari, le scuole stanno diventando sempre più consapevoli dei grandi vantaggi di non limitarsi a insegnare una lingua straniera solo come materia a sé stante. Sono attualmente disponibili programmi educativi che si pongono come obiettivo specifico quello di integrare una seconda lingua utilizzandola come strumento di comunicazione per insegnare altre materie.

I programmi di immersione linguistica come CLIL, IGCSE e IB sono solo alcuni esempi. Il CLIL, introdotto in Italia nel 2010 e molto popolare in tutta Europa, utilizza l’inglese per insegnare Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. L’IGCSE, che si basa sugli esami britannici per ragazzi dai 14 ai 16 anni, è il programma più popolare al mondo ed è disponibile per oltre 70 materie. Mentre con l’IB, gli studenti possono studiare materie di base in inglese, francese o spagnolo.

Questi programmi promuovono il “bilinguismo funzionale” e dotano i bambini delle scuole di competenze linguistiche che li aiuteranno in seguito nell’istruzione superiore e quando si uniranno al mercato del lavoro.

Qual è la miglior età per diventare bilingue?

Tutti abbiamo sentito la frase: “È meglio imparare una nuova lingua da bambini perché il cervello a quell’età è come una spugna”. Che ci crediate o no, già negli anni ’60 si riteneva che i bambini bilingui avessero seri svantaggi nello sviluppo. Le ricerche in corso dimostrano che non è così e che, anzi, i bambini bilingui hanno molti vantaggi rispetto ai loro coetanei monolingui, tra cui un aumento delle prestazioni cognitive, una migliore memoria e una maggiore empatia e sensibilità.

I ricercatori linguistici definiscono “PERIODO CRITICO” l’età ideale per imparare una nuova lingua, tendenzialmente tra gli 0 e i 12 anni. È vero che il cervello in via di sviluppo dei bambini è più efficiente nel cogliere tutte le sfumature di una nuova lingua, ma perché? 

Il lato sinistro del cervello si occupa dei processi analitici e logici, mentre il lato destro è più attivo nei processi emotivi e sociali. L’apprendimento di una lingua coinvolge tutte queste funzioni. 

Il cervello si sviluppa gradualmente nel tempo, per esempio per i bambini la distinzione tra destra e sinistra non è ancora del tutto consolidata, il che significa che il loro cervello è più “elastico” e quindi sono in grado di imparare una lingua utilizzando entrambi i lati del cervello. Mentre per gli adulti, che hanno completato lo sviluppo cerebrale, l’apprendimento del linguaggio si concentra su un solo lato del cervello (di solito il sinistro). 

Ma… sarebbe un grave errore iniziare a pensare che non ha senso imparare una seconda lingua dopo i 12 anni! Nonostante sia vero che esiste un’età ideale e che ci sono dei vantaggi in più nell’imparare da bambini, questo non significa che non ci siano benefici se si impara una nuova lingua da adulti.  

Quali sono i vantaggi del bilinguismo da adulti?

Indipendentemente dall’età, le ricerche in materia dimostrano che lo studio delle lingue può avere effetti positivi sul cervello anche in età adulta, tra cui una maggiore densità di materia grigia e una maggiore attività in alcune parti del cervello quando si parla un’altra lingua. Questa maggiore attività cerebrale può anche contribuire a ritardare l’insorgenza di disturbi cerebrali come l’Alzheimer e la demenza senile

Non dimentichiamo i vantaggi sociali e professionali derivanti dalla conoscenza anche solo colloquiale di un’altra lingua. Lo studio delle lingue migliora la comunicazione: non solo permette di sviluppare una migliore comprensione delle culture che parlano quella lingua, ma anche di migliorare le capacità di comunicazione in generale, che a loro volta aumentano le competenze professionali. 

Anche se è meglio imparare una nuova lingua da bambini, l’apprendimento di una seconda lingua a qualsiasi età offre comunque molti vantaggi, soprattutto se si considerano i benefici che comporta, come il miglioramento delle capacità di comunicazione e il ritardo dei segni dell’invecchiamento. Anche un’ora di lezione di lingua a settimana aumenta e migliora le funzioni cerebrali.

Non è mai troppo tardi per iniziare! Contattami se vuoi saperne di più sull’apprendimento di una nuova lingua. 




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